martedì 31 maggio 2016
LA CASA PASSIVE
Negli ultimi anni si parla sempre più di risparmio energetico sia nel settore civile che industriale, in particolar modo per quanto riguarda l' abitazione, i vantaggi in termini di consumo energetico sono enormi: una casa passiva consuma il 90% in meno rispetto alle case tradizionali, e circa il 75% in meno rispetto alle nuove case costruite secondo la regolamentazione termica attuale.
La casa passiva si basa dunque sul concetto di costruzione a consumi molto ridotti, quindi il riscaldamento non è ottenuto mediante un normale impianto “attivo” a consumo energetico, bensì tramite tutte quelle che vengono chiamate fonti passive di calore: la radiazione solare, le persone, l’inerzia termica. Molto importanti sono i fattori come l’isolamento termico, l’assenza di ponti termici l’elevata impermeabilità all’aria, il controllo della ventilazione.
Molto importanti sono anche l’esposizione della casa e la forma, preferibilmente compatta così da disperdere meno calore a parità di volume. L’efficacia dell’isolamento termico di tutto l’involucro permette di conservare calore all’interno in inverno e di non farlo entrare in estate.
Si considera una costruzione passiva se questa soddisfa i seguenti requisiti (quantitativi):
• fabbisogno energetico utile richiesto per il riscaldamento ≤ 15 kWh/(m²a)
ovvero
• carico termico invernale ≤ 10 W/m²
• fabbisogno energetico utile richiesto per il raffrescamento ≤ 15 kWh/(m²a)
• carico termico estivo ≤ 10 W/m²
• tenuta all'aria n50 ≤ 0,6/h
• fabbisogno energetico primario di energia ≤ 120 kWh/(m²a)
Al fine di costruire una casa passiva occorre prestare maggiore attenzione alla qualità rispetto alla costruzione di una normale casa. Perciò occorre che tutti i componenti previsti per la costruzione siano appropriati.
Per classificare una casa passiva esiste il Blower-Door-Test che permette di verificare che tutti i collegamenti e i componenti della costruzione grezza (a rustico) siano effettivamente quasi ermetici. Questo test permette di attribuire il certificato energetico, simile nei valori che attribuisce, alle classi energetiche degli elettrodomestici, con la classe A (ed A+, in caso di rendimento superiore) ad indicare il massimo risparmio energetico, che decresce al crescere della lettera alfabetica.
Per costruire una casa passiva è necessario in fase di progettazione prendere in considerazione una serie di aspetti. Ecco i principali:
• la forma dell'edificio: angoli, sporgenze e rientranze aumentano sensibilmente la superficie dell'involucro. Tanto più questa è elevata, tanto più elevato è lo scambio termico tra interno ed sterno e quindi la perdita di calore. A parità di volume, un edificio compatto, avendo meno superfici a contatto con l'esterno, sarà quindi energeticamente più efficiente di uno complesso con aggetti, logge, portici e terrazze;
• l'orientamento: in una casa passiva la maggior parte del fabbisogno energetico viene coperta dagli apporti solari. Soggiorno e camere da letto dovranno pertanto essere esposti a sud e dotati di ampie finestre vetrate. Sul lato nord, cucina e bagni con aperture più ridotte e ben isolate
• schermature: devono essere progettate in modo tale da consentire ai raggi del sole di raggiungere l'edificio d'inverno e di proteggerlo d'estate dal surriscaldamento;
• l'utilizzo di fonti rinnovabili: i bassi consumi elettrici totali di una casa passiva possono essere coperti totalmente mediante l'uso di fonti rinnovabili locali;
• il super-isolamento: la coibentazione delle pareti e del tetto impedisce al calore di disperdersi verso l’esterno nella stagione invernale e per contro riduce l’entità della calura estiva. Un opportuno sistema di isolamento, ad esempio “a cappotto” (L'isolamento a “ cappotto” consiste nella applicazione sull' intera superficie esterna verticale di un edificio, di pannelli isolanti che vengono poi coperti da uno spessore protettivo e di finitura realizzato con particolari intonaci) , consente di eliminare i ponti termici (discontinuità tra materiali), via privilegiata per gli scambi di calore da e verso l'esterno.
Nel caso di tetti piani, il verde pensile favorisce l'isolamento della casa e riduce il fabbisogno estivo, migliorando contemporaneamente la qualità dell'aria circostante;
• ventilazione con recupero di calore: nelle case passive il ricambio d'aria viene affidato a sistemi di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. Si tratta di impianti che prelevano l'aria dall’esterno, la filtrano, immettono aria pulita all’interno dell’abitazione e prelevano quella viziata per recuperarne il calore e poi espellerla fuori. Risultato: il ricambio d'aria viene assicurato in ogni momento della giornata riducendo al minimo le dispersioni di calore;
• serramenti: devono essere altamente isolati per evitare il più possibile le fughe termiche. Le finestre sono munite di speciali vetri basso emissivi, generalmente tripli;
• illuminazione: una casa passiva deve essere dotata delle migliori tecnologie a risparmio energetico per i sistemi di illuminazione e degli elettrodomestici. Quelli poco efficienti, oltre a consumare di più, contribuiscono a riscaldare l'ambiente anche d'estate.
Tra le critiche al concetto di casa passiva, soprattutto la sua scarsa adattabilità ai climi temperati, ma anche dal punto di vista economico, che ancora crea difficoltà per la diffusione a larga scala di questo tipo di edilizia.
venerdì 20 maggio 2016
VANTAGGI DELLE FACCIATE VENTILATE
Il sistema “facciata ventilata” è oggi l’involucro edilizio che garantisce i risultati migliori dal punto di vista del bilancio energetico dell’edificio. E’ costituito essenzialmente da una serie di strati funzionali vincolati all’edificio mediante una struttura metallica che, grazie all’intercapedine ventilata, ne migliorano il comfort termico, acustico e igrometrico.
In riferimento alla normativa vigente sul risparmio energetico tutti i prodotti da noi utilizzati per rivestimento esterno rientrano nella categorie per cui è possibile richiedere la detrazione fiscale prevista dalla legge in vigore ; in quanto anche con l'utilizzo di pannelli di rivestimento di per se non coibentati, quali rame, alluminio, ceramiche etc applicando un materiale isolante (quale lana minerale o polistirene) alla sotto-struttura si ha un miglioramento delle prestazioni termiche dell'edificio.
I vantaggi ottenibili dall'applicazione di facciate ventilate sono:
• isolamento termo acustico: la temperatura in ambienti con isolamento a cappotto è sicuramente più costante nel tempo; nelle ore in cui l'impianto di riscaldamento viene spento, la parete restituisce il calore che ha assorbito durante la fase di funzionamento dell'impianto, rallentando gradualmente il raffreddamento dell'ambiente;
• eliminazione dei rischi di fessurazione del rivestimento;
• eliminazione del rischio di distacco dalle pareti per scollamento;
• protezione della struttura muraria dall'azione diretta degli agenti atmosferici;
• eliminazione dei ponti termici e conseguente risparmio energetico;
• eliminazione della condensa superficiale;
• efficienza nel tempo dell'isolante esterno, mantenuto perfettamente secco da una ventilazione ottimale;
• facilità di posa in opera indipendentemente dalle condizioni climatiche;
• facile manutenzione e possibilità di intervento su ogni singola lastra del rivestimento esterno della parete ventilata;
• diminuzione dei movimenti strutturali dovuti alle variazioni di temperatura esterna e delle dilatazioni differenziate tra i vari materiali che compongono un edificio;
• minori costi di gestione per gli impianti di climatizzazione, grazie alle minori dispersioni termiche.
Possiamo aggiungere che danno un alto valore estetico alla struttura della facciata, anche grazie all’aspetto sobrio ed elegante di materiali innovativi quali Alucobond, Prodema, Tecu,etc che , si integrano armoniosamente con le varie tipologie di arredo interno di ogni edificio.
domenica 15 maggio 2016
SERRAMENTI
In commercio si possono trovare moltissime alternative tra cui orientarsi per quanto riguarda i serramenti, tutte assolutamente gradevoli alla vista ed al contempo molto performanti. Le piu’ conosciute sono l’alluminio, il PVC, il legno
L’alluminio è un materiale dalla grande versatilità. Può essere usato per la produzione di infissi di ogni tipologia, anche di dimensioni extra.
Queste le caratteristiche principali degli infissi in alluminio:
• Sono resistenti;
• Sono estremamente leggeri (hanno sezione cava), quindi non vanno a “sovraccaricare” il muro;
• Hanno un’ottima tenuta agli agenti atmosferici.
• Ampia scelta di colorazioni (le colorazioni dell’alluminio a differenza del PVC sono soggetti al cambiamento di colore).
• Essendo un metallo si riscalda e raffredda a seconda delle temperature esterne.
• E se si tratta di alluminio freddo si genera la condensa.
Il PVC, che sta per polivinile di cloruro, è estremamente semplice da lavorare in quanto può venire riscaldato, e quindi modellato a piacere. I vantaggi del PVC sono davvero molti
Ecco quali sono le caratteristiche più importanti degli infissi in PVC:
• Sono impermeabili;
• Hanno un ottimo isolamento, sia termico sia acustico;
• Sono molto facili da pulire;
• Hanno un’estetica davvero gradevole e possono essere personalizzati per forma, profilo, finitura (anche effetto legno) e colore, tutte le colorazioni a differenza dell’alluminio hanno una garanzia di 10 anni.
• Essendo un materiale isolante non si crea l’effetto condensa come per l’alluminio.
• Il Pvc inoltre è un materiale non tossico, ignifugo ed autoestinguente; quindi sicuro in ogni caso, anche a contatto con le fiamme non prende fuoco.
Il serramento in LEGNO
E’ il serramento per antonomasia, in cui si coniuga la tradizione e alta tecnologia costruttiva con le tecniche e i macchinari moderni. Le varie essenze di legno, massello o lamellare, con cui sono realizzati gli infissi sono già selezionate all’origine, mediante severi controlli di qualità, e sono accompagnate da certificazioni specifiche. Giunte in stabilimento vengono ricontrollate a campione con appositi esami e separate per tonalità naturali di colore, in modo da ottenere la massima omogeneità di gradazione per i prodotti finiti.
Per tutte le varie fasi di verniciatura sono utilizzate esclusivamente vernici naturali “all’acqua” di alta qualità, che colorano il legno impregnandone i pori lasciandoli liberi di “respirare”. Si applicano doppie guarnizioni sul telaio, con meccanismi (ferramenta) di chiusura perimetrale di alta qualità, dotati di serie di tutti gli accessori possibili, quali cerniere regolabili, asta a leva su anta ricevente, anta-ribalta, antieffrazione.
Le vetrate basso- emissive di serie completano il serramento.
Il serramento in LEGNO-ALLUMINIO
Rappresenta l’evoluzione migliorativa del serramento in legno.
Infatti, l’affidabilità nel tempo, la ricercatezza del design, la tenuta ermetica, il comfort acustico ed il risparmio energetico, caratteristiche e vantaggi già garantiti dai serramenti in legno, sono completati o addirittura aumentati nel livello prestazionale con l’aggiunta di un rivestimento esterno in alluminio.
È il sistema Legno-Alluminio (telaio interno portante in legno e rivestimento esterno di alluminio) che garantisce una più efficace protezione della parte esterna dell’infisso dall’aggressione degli agenti atmosferici, anche con carenza di manutenzione, preservando internamente la qualità estetica del legno.
Il rivestimento in alluminio è al tempo stesso finalizzato sia alla protezione dagli agenti atmosferici che come elemento architettonico liberamente configurabile nella scelta del colore, disgiuntamente dal legno interno (possono, in tal modo, più semplicemente realizzarsi serramenti con bi-colore, interno ed esterno).
Il telaio in legno garantisce stabilità ed un ottimo isolamento termico, e su questo viene fissato il corrispondente telaio di copertura in alluminio tramite supporti stabili (clip plastiche) senza serraggio; così si crea una buona aereazione in modo che il legno può respirare e l’alluminio può dilatarsi liberamente, se soggetto a forti variazioni di temperature.
La vasta gamma di colori del rivestimento esterno in alluminio con finitura liscia, puntinata, martellata, spazzolata, opaca, lucida, effetto legno, etc., ne garantisce l’inserimento in tutti i contesti architettonici, anche quelli preesistenti e/o vincolati (edifici storici, sostituzioni parziali su facciate condominiali, etc.).
Il sistema di finestre in legno e PVC rappresenta la sintesi perfetta tra la naturalità del legno e la versatilità del PVC, coniugando i pregi di ciascun materiale in un prodotto all'avanguardia e duraturo. Il legno, impiegato per realizzare l'interno dell'infisso, conferisce agli ambienti un'atmosfera particolarmente confortevole, ed il profilo in PVC sul lato esterno offre un elevato grado di resistenza alle intemperie - richiedendo nel contempo poca manutenzione.Una riuscita combinazione per una qualità dell'abitare più naturale e duratura.
Serramenti in ferro, acciaio inox, in ottone brunito, a taglio termico, realizzati con sistemi e soluzioni all'avanguardia che riescono al contempo soddisfare le piu' elevate esigenze in termini di efficienza energetica, sicurezza e design. La soluzione ideale per ridurre al minimo gli ingombri, sfruttare al meglio le superfici e offrirti un grande panorama. Vi sentirete gratificati e a totale contatto con l’ambiente esterno, con la natura, con la luce del sole. Un comfort innovativo, composto da idee, soluzioni architettoniche adattabili a qualsiasi situazione estetica e una vasta gamma di soluzioni pronte per essere scelte. Permettono di realizzare telai molto esili, che creano quindi un ingombro visivo ridotto ai minimi termini, lasciando pieno spazio alla luminosità di grandi vetrate. I serramenti realizzati con questi profili garantiscono resistenza, indeformabilità e assenza di manutenzione nel tempo. Tutto questo, senza tralasciare la ricercata pulizia formale data dal design elegante e raffinato e dal minimo ingombro visivo dei telai.
venerdì 13 maggio 2016
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Sap Sistemi, azienda leader nel settore dell’edilizia, opera da anni con l’obiettivo principale di offrire alla propria clientela sistemi innovativi ed esclusivi nel campo dell’arredo edile. Nel corso della sua attività, lo sviluppo di nuove tecnologie è sempre stato accompagnato dal rispetto e dall’attenzione rivolti alle risorse ambientali.
Negli ultimi anni il settore delle costruzioni ha conosciuto una nuova fase di forte crescita, trainato dalla domanda di nuove costruzioni legata a vari fattori: diversificazione dei nuclei famigliari, immigrazione, evoluzione del mercato del lavoro e della formazione universitaria, trasferimento nelle città.
In termini di consumo di risorse e produzione di rifiuti, il comparto edilizio rappresenta uno dei settori dell’economia a impatto più elevato. Gli edifici contribuiscono in misura massiccia alle emissioni di gas a effetto serra sia in fase di costruzione, ma soprattutto in termini di bolletta energetica per il loro uso e mantenimento. La progettazione di edifici e città gioca quindi un ruolo importante nell’attenuazione dei fenomeni legati al cambiamento del clima.
Si definisce costruzione sostenibile un edificio o infrastruttura con un impatto minimo sull’ambiente - edificato e naturale - in cui si trova. Per valutare tale impatto si considera la costruzione stessa, il suo circondario, ma anche il più vasto quadro regionale e globale. Viene inoltre esaminato l’intero ciclo di vita (LCA) di un edificio, valutandone le qualità ambientali e funzionali così come i valori futuri.
Per costruire in modo sostenibile vanno accettate alcune regole di base:
minimizzare il consumo di risorse non rinnovabili;
contribuire al rafforzamento dell’ambiente naturale;
eliminare o minimizzare la messa in circolo di sostanze tossiche
La popolazione europea trascorre la maggior parte del proprio tempo all’interno degli edifici, in particolare nei luoghi di lavoro. In Italia gli edifici pubblici, oltre a costituire una cospicua parte del patrimonio edilizio immobiliare, sono spesso anche caratterizzati da una scarsa efficienza energetica. Malgrado la disponibilità di tecniche e tecnologie, di efficacia ormai sperimentata, la maggior parte degli edifici non è ancora costruita o ristrutturata secondo i criteri della sostenibilità. Ritenuto erroneamente più oneroso rispetto ai metodi di costruzione tradizionali, se ne sottovalutano altresì i benefici a lungo termine. È necessario sottolineare l’importanza di questi benefici, affinché i soggetti coinvolti comprendano la differenza tra gli edifici progettati e costruiti secondo le tecniche convenzionali e quelli progettati e costruiti utilizzando i criteri di sostenibilità. Una cattiva progettazione o metodi di costruzione inadeguati possono rendere onerosa la manutenzione, la climatizzazione degli edifici ed avere effetti negativi sulla salute degli occupanti.
Le linee di azione sono due, una rivolta alle nuove realizzazioni, l'altra al mercato dell'esistente. Affinché si possano conseguire dei buoni risultati, sulla scia di importanti esperienze italiane ed estere, i principali attori da coinvolgere sono:
le Regioni e gli Enti Locali,
i costruttori,
i progettisti,
le aziende che producono materiali da costruzione e prodotti per l'edilizia,
le società di servizi e gestione,
gli utenti finali.
Il mutamento delle modalità di progettazione, costruzione, ristrutturazione e demolizione dell’ambiente costruito può consentire un notevole miglioramento delle prestazioni ambientali e dei risultati economici delle città, nonché della qualità della vita dei cittadini. Considerando il notevole consumo di energia associato al settore civile - legato in parte ai materiali da costruzione, in parte ai consumi finali negli edifici del terziario e del residenziale e responsabile di quasi metà del fabbisogno nazionale - si comprende l'importanza di porre attenzione alla diffusione di pratiche volte all'uso efficiente dell'energia.
Gli interventi atti a rendere gli edifici esistenti più sostenibili, migliorandone il rendimento energetico nel rispetto degli impegni assunti con il protocollo di Kyoto, porterebbero a ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 degli edifici e dei relativi costi energetici. Sul parco esistenti sono disponibili vari interventi che riguardano principalmente:
l'involucro edilizio (isolamento e coperture trasparenti efficienti);
la climatizzazione (caldaie ad alta efficienza o pompe di calore accoppiate con contabilizzazione, valvole termostatiche e regolazione adeguata, pompe di calore, sistemi di cogenerazione e reti di teleriscaldamento, raffrescamento centralizzato e sistemi ad accumulo di freddo);
la produzione di acqua calda per usi sanitari (solare termico, sistemi tradizionali efficienti);
l'illuminazione (lampade e corpi illuminanti efficienti, dispositivi per la regolazione del flusso, sensori di luminosità e di presenza);
lo stand-by (tenere sotto controllo tale voce di consumo nascosta, ma rapidamente crescente).
Una formazione adeguata dei progettisti e la diffusione dei casi di successo è essenziale per evidenziare come edifici efficienti dal punto di vista energetico presentino extracosti in genere compresi fra l'1% ed il 3% diventa sempre più urgente porre attenzione al settore e predisporre le azioni necessarie per rendere il parco edifici più efficiente ed ambientalmente sostenibile.
Molte aziende sono inoltre già attive nel proporre materiale dalle migliori caratteristiche dal punto di vista della compatibilità ambientale e dell'attenzione ai costi sul ciclo di vita delle costruzioni.
Deve diffondersi la consapevolezza che è possibile ottenere edifici più sani e naturali e creare ambienti di alta qualità entro una logica di risparmio di risorse sia materiali che energetiche attraverso una maggior accortezza in fase progettuale nella scelta dell’impiantistica, dei materiali e delle modalità costruttive eco-compatibili.
Iscriviti a:
Post
(
Atom
)