martedì 24 novembre 2015
ARCHITETTURA
L'architettura è la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio in cui vive l'essere umano. Semplificando si può dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito.
L'architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari.
Questi tre fattori possono essere messi in una ipotetica scala gerarchica: un edificio ha innanzitutto bisogno di stare in piedi, poi può ricoprire una funzione per la società, infine può essere costruito secondo criteri estetici; ma l'attenzione alla bellezza non può venire prima dell'attribuzione di una destinazione, né qualsiasi uso o decorazione possono essere messo in atto se manca la stabilità strutturale. Un edificio (ed in particolare un'opera di architettura) devono essere ancorati al suolo; nessun oggetto mobile può essere un edificio o un'opera di architettura. Per garantire stabilità a un edificio si deve ricorrere alle nozioni della statica e della scienza delle costruzioni, cioè a quei principi di fisica, chimica e meccanica che assicurano l'equilibrio della costruzione, cioè lo stare in piedi e non crollare.
Le forze che agiscono su una costruzione sono molteplici: innanzitutto il peso proprio della struttura, i carichi accidentali (persone, arredi, merci depositate...); poi vi sono le forze esterne, dovute agli agenti atmosferici (vento, peso della neve), ad eventi ordinari (oscillazioni del traffico stradale, spinta del corso dell'acqua su un ponte) o straordinari (sismi, bufere) o ad altro .Le forze che agiscono sugli edifici possono essere di svariati tipi, non solo di compressione dall'alto verso il basso, ma anche laterali (con le strutture spingenti), di torsione, di taglio, eccetera. Essendo ogni forza compensata da un'altra di pari grandezza ma di direzione opposta, la condizione di equilibrio viene raggiunta quando la somma di tutte le forze e dei loro momenti (grandezza per distanza sul punto di applicazione) è zero.
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